Sono sempre stato sicuro che un giorno avrei potuto guardarla negli occhi per accompagnarla e rassicurarla nel momento in cui la scintilla l’avrebbe abbandonata, confortata dalla mia presenza fino al momento in cui avrebbe esalato l’ultimo respiro, ed avrei stretto a me quel piccolo corpo fintanto che il calore non fosse svanito, ma mi sbagliavo, quella piccola creatura, forse con coscienza di fatto o forse per fatalità, si è allontanata da me prima che questo potesse avvenire..
Una maledetta notte tra il 2 e il 3 dicembre 2022, la mia piccola Nerina, una trovatella di razza Zellweger Pinscher alla quale tra l’altro devo la mia vita, uscì dal terreno per non fare più ritorno. E mille volte ancora mi torna in mente il momento in cui, la sera prima, cercava di dirmi qualcosa, cercava di farmi capire di non essere così frettoloso nel darle la buona notte perché in cuor suo sapeva che poteva essere l’ultima volta in cui ci saremo visti.
E sì che dopo averle dato la buonanotte, dopo aver abbassato la copertina che chiudeva la cuccia in cui dormiva con la compagnia di Milly, tornai indietro, per accarezzarla ancora una volta e dirle di non preoccuparsi, ci saremmo visti la mattina dopo per fare colazione e in quella occasione ho reiterato la mia raccomandazione di non uscire dal terreno perché era stata da poco aggredita da un cane molto più grande e forte che ci aveva costretto ad andare dal veterinario per curarla dai morsi. <<E non uscire dal terreno.. già sei stata aggredita e te la sei vista brutta.. Nerina, non uscire, ci vediamo domattina.. non uscire!>> sono state le mie ultime parole.
La mattina dopo, al solito richiamo si presentò solo Milly e dovendo andare a lavoro e non potendo fare assenze senza un ben preciso periodo di anticipo, non potei andarla a cercare. In cuor mio pensavo riuscisse a tornare sebbene con un certo ritardo, non era la prima volta che capitava. Che Stronzo.
Sono stato uno stronzo.. avrei dovuto trovare una scusa plausibile per il lavoro e correre con Milly nel tentativo di trovarla, benché Milly non abbia un fiuto così allenato. “Ohana significa Famiglia e nessuno verrà abbandonato o lasciato indietro”. Passò un giorno, poi due, e solo in quel momento trovai il tempo per andarla a cercare, ma rientrando tardi dal lavoro, la sera avevo a disposizione solo un paio d’ore di luce.. non c’era mai abbastanza tempo..
Passarono i giorni, le settimane, i mesi, giuro ci ho provato a cercarla in lungo e in largo, ho messo annunci anche sul giornale e ho chiesto nei canili, ma forse non era abbastanza. Forse non riuscirò mai a sapere che fine abbia fatto, spero solo che sia stata una sua decisione, quella di allontanarsi, per trovare un cantuccio comodo e addormentarsi per compiere l’ultimo grande sogno in cui riprendeva tutti i momenti felici passati insieme.
E nel fare questo, Nerina mi ha insegnato l’ultima grande lezione di vita, la vita non la vivi domani ma la vivi adesso e in questo momento! Il domani non esiste. Esiste oggi.
Grazie a Nerina ho iniziato a godermi di più il tempo passato con mia figlia, Beatrice, quello insieme alla mia bellissima Maura e il tempo per abbracciare Milly e Willy e i nuovi arrivati “J”, “Yoda” e “Leela”. E se la sera si finisce col fare un poco più tardi, pazienza, domani è un altro giorno.
La speranza di poterla rivedere è sempre presente, nel mio cuore voglio sperare che lei sia ancora viva da qualche parte ma il tempo mi impone di credere che ormai non ci siano più speranze. Dedicherò il mio ultimo libro “ISEKAI Il Declino dei Dominatori” proprio a lei, la mia amata Nerina, un anima pura e indomita che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mio cuore e nella mia anima.